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12 saul
Micol   Che parli? in loco,

dov’è Saúl, David venirne?...
Gion.   In loco
dov’è Gionata e Micol, tratto a forza
dal suo ben nato cor fia David sempre.
Nol credi tu, che in lui piú assai l’amore
che il timor possa? E maraviglia avresti,
s’ei quí venirne ardisse?
Micol   Oh ciel! Per esso
io tremerei... Ma pure, il sol vederlo
fariami...
Gion.   E s’ei nulla or temesse?... E s’anco
l’ardir suo strano ei di ragion vestisse? —
Men terribil Saúl nell’aspra sorte,
che nella destra, sbaldanzito or stassi
in diffidenza di sue forze; il sai:
or, che di David l’invincibil braccio
la via non gli apre infra le ostili squadre,
Saúl diffida; ma, superbo, il tace.
Ciascun di noi nel volto suo ben legge,
che a lui non siede la vittoria in core.
Forse in punto ei verrebbe ora il tuo sposo.
Micol Sí, forse è ver: ma lungi egli è;... deh! dove?...
e in quale stato?... Oimè!...
Gion.   Piú che nol pensi,
ei ti sta presso.
Micol   Oh cielo!... a che lusinghi?...


SCENA QUARTA

David, Micol, Gionata.

David Teco è il tuo sposo.

Micol   Oh voce!... Oh vista! Oh gioja!...
Parlar... non... posso. — Oh maraviglia!... E fia...
ver, ch’io t’abbraccio?...