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ATTO QUINTO

SCENA PRIMA

Raimondo, Bianca.

Raim. Or via, che vuoi? Torna a tue stanze, torna:

lasciami; tosto io riedo.
Bianca   Ed io non posso
teco venirne?
Raim.   No.
Bianca   Perché?...
Raim.   Nol puoi.
Bianca Di poco amor, me cosí tratti? O dolci
passati tempi, ove ne andaste? Al fianco
non mi sdegnavi allora; né mai passo
movevi allor, ch’io nol movessi accanto! —
Perché ti spiaccio? in che ti offendo? Or sfuggi,
ed or (che è peggio) anco mi scacci. Il suono
dunque di questa mia voce non giunge,
piú non penétra entro il tuo core? Ahi lassa!...
Pur ti vogl’io seguir, da lungi almeno...
Raim. Ma, di che temi? o che supponi?...
Bianca   Il sai.
Raim. So, che tu m’ami, e ch’io pur t’amo; e t’amo
piú che nol credi, assai. Tel tace il labro;
ma il cor tel dice, e il volto, e il guardo, e ogni atto
in me tel dice. Or, s’io ti scaccio o sfuggo,
il fo, perché d’ogni mio affanno a parte