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284 maria stuarda
Maria   — Consiglio, ahi lassa!

non trovo in me, né forza: il cor mi sento
squarciare a un tempo e dal dubbio, e dall’ira,
e dal timore; e, il crederai? pur anco
da non so qual speranza...
Bot.   Ed io pur spero,
ch’ora, ita a vuoto la scoperta trama,
null’altro mal sia per seguirne.
Maria   Oh cielo!
Arrigo è tal, ch’or che scoperta ei vede
sua folle impresa...
Bot.   E che può far?
Maria   Può andarne
fuor del mio regno. Il duro ultimo addio
ei giá...
Bot.   Fuor del tuo regno? — Anzi che noto
questo suo nuovo tradimento fosse,
tu giustamente gliel vietavi: or fora
piú giusto ancora; or, che in ammenda ei forse
de’ giá mal tesi aguati, altri ne andrebbe
a ritentar con piú felice ardire.
Maria Ciò penso anch’io; ma pure...
Bot.   E chi sa, dove
volger or voglia i suoi maligni passi?
Chi sa qual farsi osi sostegno?... Avrallo;
ah! sí, pur troppo, nel rancore altrui
fido appoggio egli avrá. — Scegliere or dessi
il mal minor...
Maria   Ma il minor mal qual fia?
Bot. Tu ben lo sai, meglio di me: ma al tuo
ottimo cor ripugna altrui far forza.
Eppur, che vuoi? d’Elisabetta in corte
vuoi che Arrigo ricovri? E se in persona
con essa ei tratta, allor, trame ben altre...
Maria Oh fatal giorno! e d’altri assai piú tristi
foriero forse! e fia pur vero, al fine