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note. 489

rato il giovinetto coll’oro, vide alla sfortuna della nascita tener dietro l’infelicità del regno, poichè fu travagliato da guerre e devastazioni, da novella prigionia, e riscatto ruinoso.

(5) Il pensiero di questo episodio dell’Actea fu suggerito da un fatto che trovasi narrato nell’opera di Anton-Maria Graziano intitolata:

«Antonii Mariæ Gratiani a Burgo Sancti Sepulcri Episcopi amerini, de Bello Cypro, Lib. V. Præteriri silentio non debet nobilis matronæ facinus. Ea cum teneri ab hostibus urbem accepisset, jamque trepidatione, ac tumultu cuncta perstreperent, proripit se domo, ut, quæ fortuna viri, quæ trium filiorum, quos pater secum in pugnam adduxerat, cognosceret; ad moenia ipsa vadentem refugentium impetus domum intrusit. Hic comperit, virum, filiosque egregie pugnantes pro patria mortem occubuisse. Tunc præceps, dolore et strepitu ingruentis in urbem tumultus, alienata prope mente, domum irrupit. Ei impuber filius eximia forma, quem unice diligebat, occurrit: quem complexa mater, diu osculo inhæsit: mox furisli percita pietate: Egone, inquit, te, fili, tam sævis hostibus vile mancipium relinquam? tu, jam jamque amplexu avulsus meo, barbarorum libidini ludibrium ibis? Simul, hæc dicens, pueri jugulum cultro transfixit, seque insuper, tribus vulneribus in pectus adactis, interfecit.»

(6) In questi e ne’ seguenti versi si accenna alla famosa battaglia navale di Lepanto, incominciata presso i tre scogli detti Echinadi, ora Curzolari. La quale, dopo miracoli di valore, terminò colla sconfitta de’ Turchi (6 ottobre 1571), un anno dopo la rovina di Nicosia, e la presa di Cipro. La novella di quella disfatta, che fu una vera e solenne festa per l’intera Europa di allora, fu, non appena finita la giornata, mandata celerissimamente a Venezia da Veniero.</

(7) Propetidi erano donne della città di Amatunta, che avendo spregiata Venere e negata la sua divinità, furono punite dalla Dea col renderle insensibili all’onore e alla vergogna. Queste, secondo quello ne vien riferito dagli storici, mandavano in certi tempi determinati sulle spiaggie del mare le loro figliuole, perchè cercassero di guadagnarsi con la prostituzione qualche denaro, onde formarsi la dote: nè per quanto si pentissero dappoi della colpa, riacquistarono il senso del pudore.
     Trog. Pomp. L. 18, c. 5.

(8) Le teste dei conti di Roca furono mandate, per terrore, e