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26 SCHILLER

Dopo quella condanna di scellerato amore, sembra che Posa, per apparirci come alla fine si mostra, dignitoso e costumato amico, avrebbe dovuto rattener l'infelice, sconsigliarlo, studiarsi di trarlo lungi dalla fiamma a cui si consuma. Ma perchè cadere immantinente in quegli indecorosi accordi, degni solo del vile Domingo?

Se bramate ottener dalla regina
Un colloquio segreto, in questo loco
Può soltanto avvenir ....
Purchè un raggio che sperar vi faccia,
E la pieghi ad udirvi, e mi riesca
D'allontanar le dame sue ....

E Carlo aveva già precorso l'intèrprete officioso nell'onorato negozio:

Cortesi
Le più mi sono. Guadagnai fra tutte
La Mondecar coll'òpra d'un mio paggio
Figlio di lei.

La verità dei fatti e delle parole, anche nei più eminenti luoghi di questa bassa valle, potrà forse esser questa. Ma chi non sente che dalla sublimità della tragedia, destinata a interrompere con ardui esempi le trivialità e le corruttele della vita, qui siamo caduti fra le ironie del Casti? E tosto eccoci nel giardino, ove Posa coll'equìvoco suo messaggio s'insinua nel cortèo, e si fa inanzi con una novelletta, i cui graziosi versi ci rammentano troppo:

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.

Ben altrimenti in Alfieri, la scena di confidenza coll'amico succede al colloquio colla regina. Carlo, quasi fuori di sè, s'avviene in Perez, che lo dimanda della cagione di tanto suo tur-