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8 SCHILLER

positori rapidamente cadèvano; centomila e più persone fuggivano, e con esse il circospetto Orange. Ma il conte d'Egmonte, che confidando nelle battaglie da lui vinte per Filippo, continuava a venire in Corte e in consiglio, fu coll'ammiraglio Hoorne improvisamente arrestato (9 settembre). La principessa reggente, ch'era una illegìttima sorella di Filippo, moglie già di quel tristo Alessandro de' Medici e poi d'Ottavio Farnese, se ne tenne gravemente offesa, chiese al re di ritirarsi; e partiva infatti (30 dicembre), accompagnata con vana onoranza sino ai confini dal duca d'Alba. Il quale, rimaso degno e solo vicario di Filippo, si pose col nuovo anno alla testa d'un tribunale, che il pòvero popolo fiammingo chiamò poi il Consiglio di sangue (Bloedraedt); poichè in breve tutto il paese fu pieno d'arresti, di torture, di confische e di supplicii.
Dìcesi che il duca d'Alba fra le carte d'Egmonte trovasse un lèttera di Don Carlo. Questi, infatti, già da mesi faceva raccògliere denaro per fuggire in Fiandra, e porsi alla testa dell'opposizione; e intendeva trar seco anche Don Giovanni, fratello illegìttimo di suo padre, e illustre poi per la vittoria navale di Lèpanto. Il 17 gennaio, Don Carlo dimandava otto cavalli al direttor delle poste Raimondo de' Tassi; il quale, insospettito, e per non entrar in impegni, fece prima partire da Madrid tutti i cavalli della posta, poi corse all'Escuriale per darne notizia a Filippo. Vi accorreva nello stesso tempo Don Giovanni, il quale con Don Carlo erasi infinto voglioso di partire seco lui. Quasi allo stesso momento, padre e figlio giungèvano da diversa parte a Madrid. Il prìncipe scoperto e sconcertato differiva la partenza; e nel mattino seguente, venuto ad acerbe parola con Don Giovanni, lo investiva colla spada alla mano, come pochi mesi prima aveva investito il duca d'Alba. Ma quella sera (18) Filippo, entrando con falsa chiave improviso e armato nelle sue stanze, lo arrestava.
Intanto Lodovico di Nassau, fratello d'Orange, penetrava colle sue bande armate nei Paesi Bassi, e sorprendeva le truppe regie. Ma il duca d'Alba fece tosto troncare il capo ai conti d'Egmonte e d'Hoorne; affrontò Lodovico, che gli sfuggiva a pena in una pòvera barca; inalzò coll'òpera d'ingegneri ita-