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di luigi cornaro. 185


reggia tuttavia questa mole, adorna di scale veramenle reali, nell’indicatovi amenissimo sito tra le Eugance colline1. É divenuto proprietà dell’insigne vescovado di Padova, e punto non ismentisce il giudizio datone sin dal suo tempo dal nostro Francesco Marcolini, il quale in una sua dedicazione ebbe a scrivere:

“Se un gentiluomo vuol sapere come si fabbrichi nello città, venga in casa Cornaro in Padova... se vuol ornare un giardino, tolga il modello del suo.... se vuol edificare in villa, vada a vedere a Codovico e a Campagna e negli altri luoghi le architetture fatte dalla grandezza dell’animo suo... se vuol lare un palazzo da principe, pur fuor della terra, vada a Luvignano, dove comprenderà un albergo degno d'essere abitato da un pontefice o da un imperatore... Il Cornaro sa ciò che si può sapere in questo e nell'altro delle operazioni

  1. Nell'archivio dell'Economia del reverendissimo vescovado di Padova non restano memorie relative alla prima costruzione del palagio di Luigiano, ma nel vol. lxxxi dell'archivio stesso, a carte 272, trovasi un documento valevole a farci conoscere il nome dell'architetto di alcune giunte nell'anno 1562 fatte nel circondario del palagio medesimo.