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zione, andata a letto, non aveva velato ancora gli occhi e le parve vedere una cotale ombra che la svegliasse e pianamente dicesse: Tu dormi, e tuo fratello è per passare. Immantinente si leva e lo domanda; quello risponde che aveva avuto un sogno: che gli pareva essere in una campagna, e avere veduto di lontano certe cavalle e, sopra, persone bianche; appresso le riconobbe ch’erano il padre, i fratelli e altri amici morti, i quali gli dissero: Via, oramai vientene con noi. Nella tarda notte si aggrava, e, presentendo il suo termine, con mirabile tranquillità domanda i cristiani misteri, e vuole essere unto dell’olio del Signore, e domanda l’Ostia ch’è la compagna del viatore per i campi dell’eternità. Intanto la sua casa si era affollata di contadini e di amici: ed egli vedendo ad un angolo un vecchio zappatore che piangeva, lo chiama per nome, e gli dice: Addio. Dipoi ponendo la mano sopra il capo di un giovanetto nipote, e coll’altra stringendo la mano della sorella, ripeteva alcuni luoghi della scrittura: I dolori della morte mi circondano, le pene dell’inferno mi fecero paura, ma io, o Signore, in te ho posto la mia fidanza: e queste parole ripetendo, spirò l’anima, e la faccia gli rimase allegra e serena.