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nioni. Fece molto studio nella storia, alla quale avea naturale inclinazione, segnatamente nella storia patria; e per questa sua vaghezza, fanciullo, provava compiacenza di sentir raccontare dagli agricoltori più vecchi gli avvenimenti di Amantea, suo villaggio, stati negli antichi tempi. Ebbe particolare disposizione per la poesia, e starebbe bene a proposito l’affermare che tutte le facoltà della sua anima con mirabile consonanza si contemperarono per la poesia, e conformemente che tutti i casi della vita si concordarono ad una delicata musica, che risonò per un breve tempo e poi si disperdette. Ne’ suoi componimenti era osservabile la tranquillità, la soavità, la gentilezza del sentimento, e la perfezione della forma; tantochè molti erano paragonabili a quelli di qualunque altro, e principalmente una romanza intitolata la Vela; la quale, per la bellezza, mandarono a memoria una gran parte dei giovani calabresi. A guardarlo, ciascuno avrebbe portato giudizio che cotesto giovane, col passare del tempo e colla perseveranza degli studii, sarebbe diventato uno dei più gentili poeti lirici dell’Italia.

La natura dalla parte sua lo avea confor-