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I.

La casa era di legno, piccola e nera, ma massiccia come uno scarpone di montagna, e quando Bernardo, così grande e grosso, saliva la scaletta e scompariva nella porta, la gente diceva: «Attenti, che ora la casa cammina come il guscio di una lumaca.» Ma quando al finestrino compariva la testina di Grazietta colla sua gran cuffia che s’impigliava nei vetri aperti, la gente rideva dicendo: «Ecco un topolino preso nella trappola.»

Rideva spesso la gente della valle sul conto di Bernardo e di Grazietta, ma non per cattiveria: tutti volevano bene a quei due; ma chi avrebbe potuto tenersi, quando la domenica capitava su dal viottolo dei prati quell’omone — l’uomo più grande della valle — con quella donnina appesa al suo’ braccio, la quale non aveva che da tenersi ben attaccata e sollevar i piedini per passar i fossi all’asciutto?