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che buono creduta. E così prima siamo per questi giovinetti in voce e favole della plebe che noi sappiamo il nome di chi ci ama. E interviene, quando bene ogni sinistra fama di noi tacesse, come si dice che la leonza fanciulletta seguendo il cervo treppa e scherza con lui, non il piglia. E quanto io, così accadendo, più a me piacerebbe accettare uno vecchio amante che uno così giovane. Sarà el vecchio saputo, desto e presto a conoscere e adoperare i tempi, luoghi, e ogni occasione. El giovinetto né bene conoscerà queste quanto sieno utili, e conoscendole saprà né ardire né fruttarsele. Vedrai il vecchio amante tacito, sofferente, coperto, modesto, guardingo, quando il giovinetto tutto il dì s’avolgerà intorno all’uscio tuo, quale come solo cerchi fare qualunque passi testimone del vostro amore. Né se non per grandissima cagione il vecchio amante lascerà la impresa: amerà te una sola, e restando amarti non però t’inimicherà, né sarà verso di te in parole o in fatti duro o molesto. El giovinetto, il quale come chi nuovo viene al pubblico mercato, in ogni luogo bada, d’ogni cosa si maraviglia, ciò che vede vorrebbe, ogni piccolo sguardo il volge altrove. E niuna si truova miseria a chi vero ami maggiore, che amare chi non abbi seco dedicato il suo petto e animo insieme a servire tutto a uno solo amore. Poi ancora questi medesimi giovinetti per qual sia minima cagione lasciano d’amare, e par loro virilità e gagliardia ancora e dovuto aversi a noi quasi come a capitali inimici. Misere noi, se così amando giovinetti lievi per età, superbi d’ingegno, vani di consiglio, viviamo in continua paura e dolore! In una cera tenera e molle facile s’impronta e facile si spegne qualunque forma: così in quella prima virilità tenera e delicata molto più, credete a me, si spegne presto l’amore che non si accende. E a chi pure ivi piacessi straccarsi sotto uno quello amoroso sollazzo, rammentisi quanto non sia meno la rugiada che cade in una intera astate, che la gragnuola qual sì in uno e un altro dì ruina.

Sono adunque, quanto vedete, fanciulle gentilissime, i vecchi ad amare non in tutto attissimi, e sono i giovinetti pericolosi molto e da fuggirli. Ma quelli che fioriscono in età ferma e matura, possono quello a che i vecchi sono deboli, e sanno quello in che sono i giovinetti imperiti e rozzi. Un pome maturo e sodo