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grammatica della lingua toscana 181

si pronunziano senza primo e quarto articolo, come dicendo: Io sono studioso. Invidia lo move. Tu mi porti amore. Ma quando egli importano dimostrazione certa e diterminata, allora si pronunziano coll’articolo come qui: Io sono lo studioso e tu el dotto.

E’ nomi simili a questo: primo, secondo, vigesimo, posti dietro a questo verbo sono, sei, è, non raro si pronunziano senza el primo articolo, e dicesi: Tu fusti terzo e io secondo; e ancora si dice: Costui fu el quarto, el primo, el secondo, ecc.

Uno, due, tre, e simili, quando e’ significano ordine, vi si pone l’articolo, e dicesi: Tu fusti el tre, e io l’uno. Il dua è numero paro, ecc.

Fra tutti gli altri nomi appellativi, questo nome Dio s’usa come proprio, e dicesi: Lodato Dio. Io adoro Dio.

Gli articoli hanno molta convenienza co’ pronomi, e ancora e’ pronomi hanno grande similitudine con questi nomi relativi zs qui recitati. Adonque suggiungeremogli.

De’ pronomi, e’ primitivi sono questi: io tu esso questo quello costui lui colui. Mutasi l’ultima vocale in a e fassi il femminino, e dicesi: questa, quella, essa. Solo io e tu, in una voce, serve al masculino e al femminino.

E’ plurali di questi primitivi pronomi sono vari, e anche e’ singulari. Declinansi così:

Io e i’: di me: a me e mi: me e mi: dame.
Noi: di noi: a noi e ci: noi e ci: da noi.
Tu: di te:a te⟩ e ti: te e ti: o tu: da te.
Voi: di voi: a voi e vi:voi e vi⟩: o voi: da voi.
Esso ed e’: di se e si: se e si: da se; ed Egli.

Non troverrai in tutta la lingua toscana casi mutati in voce altrove che in questi tre pronomi: io, tu, esso.

Gli altri primitivi se declinano così:


Questo: di questo: a questo: questo: da questo.
Quello: di quello: a quello: quello: da quello.

Muta o in i e arai el plurale, e dirai:


Questi: di questi: a questi: questi: da questi.