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102 de pictura – libro terzo

ingegno scorgidore, bene erudito, mai porrà mano a suo lavoro.


60.    Ma poi che la istoria è summa opera del pittore, in quale dee essere ogni copia ed eleganza di tutte le cose, conviensi curare sappiamo dipignere non solo uno uomo, ma ancora cavalli, cani e tutti altri animali, e tutte altre cose degne d’essere vedute. Questo così conviensi per bene fare copiosa la nostra istoria; cosa qual ti confesso grandissima, e a chi si fusse dagli antiqui non molto concessa, che uno in ogni cosa, non dico eccellente fusse, ma mediocre dotto. Pure affermo dobbiamo sforzarci che per nostra negligenza quelle cose non manchino quale acquistate rendono lode, e neglette lassano biasimo. Nitias, ateniese pittore, diligente dipinse femmine. Eraclides fu lodato in dipignere navi. Serapion non potea dipignere uomini; altra qual vuoi cosa molto dipignea bene. Dionisio nulla potea dipignere altri che uomini. Allessandro, quello il quale dipinse il portico di Pompeo, sopra gli altri bene dipignea animali, massime cani. Aurelio che sempre amava, solo dipignendo dee ritraeva i loro visi quali esso amava. Fidias in dimostrare la maestà degli iddii più dava opera che in seguire la bellezza degli uomini. Eufranore si dilettava espriemere la degnità de’ signori, e in questo avanzò tutti gli altri. Così a ciascuno fu non equali facultà; e diede la natura a ciascuno ingegno sue proprie dote, delle quali non però in tanto dobbiamo essere contenti che per negligenza lassiamo di tentare quanto ancora più oltre con nostro studio possiamo. E conviensi cultivare i beni della natura con studio ed essercizio, e così di dì in dì farle maggiori; e conviensi per nostra negligenza nulla pretermettere quale a noi possa retribuere lode.


61.    E quando aremo a dipignere storia, prima fra noi molto penseremo qual modo e quale ordine in quella sia bellissima, e faremo nostri concetti e modelli di tutta la storia e di ciascuna sua parte prima, e chiameremo tutti gli amici a consigliarci sopra a ciò. E così ci sforzeremo avere ogni parte in noi prima ben pensata, tale che nella opera abbi a essere cosa alcuna, quale non intendiamo ove e come debba essere fatta e collocata. E per meglio di tutto aver certezza, segneremo i modelli nostri con pa-