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VIII

NAUFRAGUS

A) TESTIMONIANZE

a) Redazione volgare

manoscritto


Firenze
Biblioteca Riccardiana

Cod. Moreni 2 (M), cc. 60r-67r, con correzioni dell’autore. Per la descrizione v. sopra a pp. 405 sgg.

EDIZIONE

G. Mancini, Una intercenale inedita di L. B. Alberti, in «Giorn. stor. d. lett. ital.», XLI, 1913, pp. 318-231.

b) Redazione latina

MANOSCRITTO


Pistoia
Biblioteca del Convento di S. Domenico

Cod. legato insieme con un esemplare del De civitate Dei di s. Agostino, Venezia, 1475; fatto conoscere per primo da E. Garin, Venti-

  1. Il Mancini, inquadrando brevemente l’opuscolo tra le altre intercenali albertiane, opina che il Naufragus sia stato «come le altre scritto in latino e traslatato in italiano da un contemporaneo dell’Alberti, o da un letterato vissuto poco tempo dopo». Le condizioni in cui esso si legge nel cod. M e il caso analogo dell’Uxoria fanno credere invece che la redazione volgare sia certamente opera dell’Alberti.