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rime 31

100e che ornan suo biltade
di cortesia.
Ivi s’oblia
ogni vii pensiere,
ed è mestiere
105seguire voglie sublime,
e non fare stime
di quel che non dà laude.
Ivi s’aplaude
ed è onorato,
110non chi è fortunato
e ricco erede,
né chi possedè
accumulato avere,
ma ben chi pò capere
115fra’ pregiati ingegni
e fra gli uomini degni
d’esser amati,
che non sono schifati,
né han divieto
120dal santo ceto
degl’immortali.
Ivi si prendon ali
a seguire ogni impresa,
e hane suo voglia incesa
125a ’quistar lodo per merto.
Hen, che un tal cuore erto
superchia ogni gran cosa.
Però, gente amorosa,
pigliate ardire,
130su, seguire, seguire
l’arte e l’officina
con che amor affina
ogni cor frale.
Di grado in grado sale
135l’acquistar merzede,