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libro primo 67

gognasi d’essere veduto disonesto, e teme le sue lascivie non si risappiano, e poi molto si pente aversi disonestato. Demostene oratore rispuose a quella meretrice che in premio domandava diecimilia denari: «Io non compero tanto il pentirmi». Così ogni vizio e ogni lascivia, ogni cosa fatta e detta senza ragione e modestia lascia l’animo pieno di pentimento. E come diceva Archita tarentino filosofo, niuna pestilenza si truova più capitale che la voluttà. Questa in sé conduce e’ tradimenti inverso la patria, produce eversione della republica; de qui sono e’ colloqui colli inimici.

Simili e molti altri ricordamenti a’ giovani giovano a mettere in odio el vizio. Ma insieme si vogliono inanimare i giovani ancora alla virtù, in ogni ragionamento lodargli e’ virtuosi, monstrar loro come ciascuno bene ornato di virtù da tutti merita molto essere amato, in molti modi gloriare i virtuosi, e fare sì che s’e’ nostri non possono essere in suppremo luogo virtuosi, almanco desiderino agiungere in alto e preclarissimo grado di lode e dignità, e insieme molto stimino in sé stessi e onorino in qualunque sia la virtù. Soleano gli antichi ne’ conviti solenni e nelle feste rinumerare cantando le lode de’ fortissimi uomini ne’ quali erano state virtù singularissime e utilissime a molti populi, onde fu Ercules, Esculapio, Mercurio, Ceres e gli altri simili concelebratissimi e chiamati dii; e questo sì per rendere premio a’ meriti loro, sì ancora per incendere agli uomini uno ardore a virtù e a meritare in sé stesso pari lode e gloria. Vedi prudentissima e utilissima consuetudine! Vedi essemplo ottimo da seguitare! Non restino i padri in ogni loro ragionamento in presenza de’ figliuoli estollere la virtù degli altri, e così molto vituperare qualunque sia vizio in altrui. Pare a me che in ciascuno non in tutto freddo e tardo d’intelletto, da natura sia immessa molta cupidità di laude e gloria, e per questo e’ giovani animosi e generosi più che gli altri desiderano essere lodati. E pertanto molto gioverà e con parole incendere ne’ figliuoli molto amore alle cose lodate, e in loro confermare odio grandissimo contro alle cose disoneste e brutte. Ma se ne’ figliuoli nostri fussero alcuni