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314 i libri della famiglia

approvassi comune oppinione, che ’l danaio nelle cose umane tra e’ mortali sia quasi primo commodissimo e da pregiarlo, onde non pochi astuti, subito che veggiono de’ suoi amici alcuno addutto in necessità, sospettando, per non essere richiesti, preoccupano e interrumpono ogni addito a chi sperava in lui, e accusano e’ tempi, narrano sé essere oppressi da molte difficultà insperate, fingono debiti. E che più biasimerai, ancora vidi chi per più espedito liberarsi diede opera con qualche offesa render da sé alienato e indegnato el suo antiquo amico.

Adovardo. Odiosi! e quanto vero! Nulla tanto stimerò alieno da chi sia omo iusto e buono, quanto non odiar molto simile astuzie, certo villane e brutte, e al tutto contrarie a chi meriti e cerchi amici. E quella antiqua notissima oppinion di que’ filosofi, quali affermavano l’amicizia solo essere nata per sovenire l’uno all’altro ne’ nostri quasi assidui d’ora in ora varii bisogni e necessità, potrà ella nulla a persuaderci che a’ bisogni dello amico sia officio dell’amicizia sovvenirli? E se, come tutto el dì presso de’ ben costumati e gentili animi, si loda chi non aspettò essere pregato né prima richiesto, ma liberale, volentieri e pronto offerse e donò allo amico quanto e più ancora non bisognava; e se niuno umano e moderato uomo si troverrà a cui non dispiaccia quello discortese, el quale per servarsi intero un gruzzolo di pecunia s’accrebbe vizio e biasimo; e se chi fia vero virtuoso e in prima liberale, riputerà in parte di buona fortuna avere dove e’ ben collochi el dono suo, dove stimeremo noi con più lode e pari voluttà altrove che appresso de’ nostri amici esser liberali? E dove sarà più da biasimare l’avarizia, che verso di coloro, a’ quali dicono ogni tua cosa debba essere comune? Adunque, come ascrivere’ io qui fra’ gravi incommodi questo vero e lodatissimo uso di liberalità, sovvenendo alla necessità di chi in me sperava e me amava? E lodansi alcuni quali esposero persino la propria vita per serbare integro officio alla amicizia, e af-