Fanno i pazzi beveroni
Quei Norvegi e quei Lapponi;
Quei Lapponi son pur tangheri, 240Son pur sozzi nel loro bere;
Solamente nel vedere,
Mi fariano uscir de’ gangheri.
Ma si restin col mal díe
Sì profane dicerie, 245E il mio labbro profanato
Si purifichi, s’immerga,
Si sommerga
Dentro un pecchero indorato,
Colmo in giro di quel vino 250Del vitigno
Sì benigno,
Che fiammeggia in Sansavino;
O di quel che vermigliuzzo,
Brillantuzzo 255Fa superbo l’Aretino,
Che lo alleva in Tregozzano,
E tra’ sassi di Giggiano.
Sarà forse più frizzante,
Più razzente e più piccante, 260O coppier, se tu richiedi
Quell’Albano,
Quel Vaiano,
Che biondeggia,