Pagina:Alamanni - La coltivazione.djvu/326

310 BACCO

     Che non è da cerretano:
     Non sia già che il cioccolatte
     185V’adoprassi, ovvero il tè,
     Medicine così fatte
     Non saran giammai per me:
     Beverei prima il veleno
     Che un bicchier, che fosse pieno
     190Dell’amaro e reo caffè:
     Colà tra gli Arabi,
     E tra i Giannizzeri
     Liquor sì ostico,
     Sì nero e torbido
     195Gli schiavi ingollino.
     Giù nel Tartaro,
     Giù nell’Erebo
     L’empie Belidi l’inventarono,
     E Tesifone e l’altre Furïe
     200A Proserpina il ministrarono;
     E se in Asia il Musulmanno
     Se lo cionca a precipizio,
     Mostra aver poco giudizio.
Án giudizio, e non son gonzi,
     205Quei toscani bevitori,
     Che tracannano gli umori
     Della vaga e della bionda,
     Che di gioja i cuori inonda,
     Malvagìa di Montegonzi;