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IN TOSCANA. 305

     Infiniti
     Capri e pecore
     50Si divorino quei tralci,
     E gli stralci
     Pioggia rea di ghiaccio asprissimo:
     Ma lodato,
     Celebrato,
     55Coronato
     Sia l’eroe che nelle vigne
     Di Petraja e di Castello
     Piantò prima il Moscadello.
Or che stiamo in festa e in giolito,
     60Bèi di questo bel crisolito,
     Ch’è figliuolo,
     D’un magliuolo
     Che fa viver più del solito:
     Se di questo tu berai,
     65Arïanna mia bellissima,
     Crescerà sì tua vaghezza,
     Che nel fior di giovinezza
     Parrai Venere stessissima.
Del leggiadretto,
     70Del sì divino
     Moscadelletto
     Di Montalcino
     Talor per scherzo
     Ne chieggio un nappo;