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3 2 NVOVEINV. DI NAVIG. Il punto è Valona, volendo andar a Galipoli, la bolToJa moftrache Galipoli ftà 7. gradi dal mezzo di Ponente verfo Libecchio. Il punto è Galipoli, volendo andar a Salerno, la boifola moftra che Galipoli ftà 7. gradì dal mezzo di Ponente verfo Maeftro. II punto è Salerno, volendo andar à Roma, Iabofiola • moftra che Roma ftà 8. gradi dal mezzo di Maeftro verfo Ponente, Con quello proceder,tenendo conto delle diftantie minare, lifaperanno li termini del ponteggiar della nauigatione, come è vfanza frà li nauiganti con tutti quelli auuertimenti, chedifopra fono flati detti nell’opera, feruendolene con diligentia di tutti a parte a parte, perchè trattarono d’vna nauigatione per mare con quelli termini, & modi, ch’habbiamo per intentione. Si parte la nane d’Otrantoper andar à Corfii, ]a linguetta ftà fu la metà di Shocco, che viene a elfer porcata dalla metà di Maeftro da fvn’all’altro c’è fpaciod’un grado & mezzo, che farebbono 90. mila. s’intende Tempre in circa,doue non accaderà a voltar il timone niente, mabaftarà folo a tenerlo dritto, quanto alla theorica. Ma, perchè ci lono gli accidenti, farà bifogno muouerlo, &Ia ragione è quella, che trouandolì elfer il flulfonel mare Adriatico, & vfeendo fuori la correntia dell’acqua per traiierfo alquanto uerfo Mezzogiorno, fi che la naue. noftra farebbe portata fuor della fua linea uerfo il Mezzogiorno,per mantenerla dunque nel filo corfo,bifognarà battere il timone a man manca uerfo Tramontana* Et per faper il più,& il manco, bifogna ueder la forza della correntia. Di fopra s’è detto, chel’iftromento da pefar la forza della correntia da a conofcereil più, & manco,doue che fecondo che fara più & manco bifognarà bar tere il timone più,& manco. Se quello farà arte,& prattica de’