Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/110

DIALOGO i*7 A. molto mi piace, ueramente quefta è fiata una bella inuentione, ma ditemi, poi che fiamo in ragionamento di Sfera, in ogni modo non hauete che far’hoggi, per qual caufa hauete uoi detto fecondo l’opinion’commune? tenete uoi forfè altramente?C. Io non fo s’io ten ghi altrimente, ma l’opinion mia è quefta circa i Poli, ciò è, che non ui fiano altramente Poli che foftenghino quefta machina, ma fi bene, c’hauendo prefo il fuo moto fubitó che da la Potentia infinita fu ima ginata, uenne à firmarfi quell’Alfe che fi chiama Poli, per la circonferenza fua, non che per li Poli fifoftenghi, come fa quà giu una sfera materiale. A. per quello refta adunque che non ui fiano i Poli? C. Si pare à me,perch’io non chiamo Polo, altra cofa,che quella doue s’ap poggia qualche altra per foftegno fuo,& quelli non eflendo nati prima del primo mobile, ma con lui,unitamente, infieme non ponno chiamarli ragioneuolméte Poli. A.che cofa farà dunque quella che la foftiene, poi che non ui fon Poli? C. larà il centro di tutto il loco, dal quale fi caufa il moto.. A. il centro di tutto il loco qual farà? C.quel*o che nafce da la intrinfecatione de la linea meridionale,con la linea de requmottiale,diuidendo TAfle per metà. A.come dite uoi ch’è cau fato il moto da quello centro, fe dicefte poco fa, che fubito che fu imaginata quefta machina, prete il moto? forfè fu prima quello cen tro, ouero perue’nne da lui tanta potentia? C. non come da lui,ma per lui fi, & fu in quello modo, ch’efiendo di fua proprietà creato tale che douelfe tirare à fe tutte le cofe create: & le Sfere per la concauitàloro,& quella Perfezióne creata in fe ftelfe, non potendo fendere al cèntro per alcun Iato, ne manco pofar’fopra la terra, per firnteruallochefitrouatralei, & effe reftorno inquiete, & non quietandoli fu caufato al moto. A. mettiamo che fia coli quanto à li Poli, & la caufa del moto, uorreiPaper adelfo,efsédo caufa del moto quella intrinfecatione che fàno le due linee,c’hauete dette,perchè no lo causò coli per la uia del mezzo di,come per quella de l’equinozio? C.quella. domanda è bella, & à me difficile à rifpondere, nondimeno anco ra thè l’animo non mi porga di fiaper allegaifopra ciò ragione alcuna,eccetto uerilìmjle, tuttauia ne parlerò per quanto comporta quel poco giudicio che mi diede natura, più prefto in nero per fatisfare à uoi che per cofa ch’io,confidi douer’dire che bonafia.A.ui ringratio di quello ytna dite pure che forfè altrimente reufciretedi quello ui pelate.C.hor sii uadi à le lpefe uoftre,o bene,o male ch’io mi dica. A’