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88      Aggiustare il mondo


già la sua predilezione per il linguaggio di programmazione Python e per l’utilizzo di una licenza libera, in questo caso la AGPL-3.0.

I primi sei mesi nei quali Aaron usò la piattaforma Github furono dedicati proprio al lavoro sul codice alla base di watchdog.net.

Nella versione iniziale, il progetto fu presentato in maniera molto semplice: come un “hub” per la politica su Internet: «We’re trying to build a hub for politics on the Internet. Our plan has three parts: [data, action, causes]».

Anche la descrizione del programmatore/ideatore fu molto sintetica:

Founder Aaron Swartz has been building web applications for far too long. He co-founded Reddit (since purchased by Conde Nast), Jottit, Open Library, and theinfo.org. His writing on technology and politics has appeared in Extra!, Wired, Personal Democracy Forum, and other publications.

La memoria storica di Github ci dice che come suoi collaboratori al progetto furono indicati, allora, Pradeep Gowda (programmatore), Kragen Sitaker (programmatore) e Nathan Borror (designer).


Nello stesso periodo, un sito molto innovativo, denominato change.org, stava iniziando a operare, sempre da San Francisco.

Si trattava di un progetto direttamente legato all’idea di petizione: offriva ai cittadini la possibilità di promuovere le azioni che ritenessero importanti e di raccogliere firme per influenzare decisori e politici usando il web. Anche in questo caso, il fine era quello di mobilitare il più ampio numero possibile di supporter.

Change.org diventerà, in pochi anni, un elemento centrale per questo tipo di attività.

Progetti così complessi hanno bisogno, come è ovvio, di cospicui finanziamenti, non solo per partire ma, soprattutto, per mantenersi attivi nel tempo.

Nel caso di watchdog.net, ad esempio, fu la Sunlight Foundation, organizzazione senza scopo di lucro oggi non più attiva, a finanziare Aaron per sei mesi per lo sviluppo del sito. Lo sforzo economico si rivelò nobile nelle premesse, ma debole, purtroppo, nelle conclusioni.

L’idea di base era molto innovativa e piacque tanto ai finanziatori: collegare, ad esempio, i dati sui finanziamenti delle campagne elettorali alle informazioni sui lobbisti, al fine di trovare eventuali intersezioni nelle quali l’intervento di un lobbista sembrasse corrispondere a un “favore specifico” garantito nei suoi confronti da un membro del Congresso, era un’operazione assai affascinante. Anche Lawrence Lessig, ad esempio, iniziò studi specifici sul tema, e ne ribadì spesso l’importanza.

Ma ad Aaron parve, una volta avviato il progetto, che quello che si stava facendo fosse, comunque, troppo poco. Una simile azione non poteva servire per riformare, o cambiare radicalmente, il modo di far politica: i dati e la trasparenza