Pagina:Aggiustare il mondo - Aaron Swartz.pdf/37


2. Un teenager su un milione


Quando Aaron compie tredici anni – l’8 novembre 1999 – lo scienziato inglese Tim Berners-Lee e il W3C, il consorzio che riunisce gli sviluppatori che stanno concretizzando l’idea del world wide web, sono già dei punti di riferimento mondiali. Sono visti, ovunque, come l’Olimpo tecnologico, il gotha dei tecnici che stanno letteralmente costruendo il futuro della rete, della sua architettura e dei suoi contenuti.

Sir Tim Berners-Lee, in particolare, è riconosciuto da tutta la comunità scientifica come il “padre” del web. È lo studioso che ha progettato, e avviato, l’idea di un web fatto di contenuti ipertestuali, e che sta per cambiare il modo attraverso il quale saranno fruite le informazioni.

Il consorzio, dal canto suo, è un ambiente di lavoro dove i più grandi programmatori che ci siano, e le menti più illuminate raccolte attorno a questa nuova idea dell’Internet grafica, discutono, anche in vivaci mailing-list, sulle singole tecnologie e sui linguaggi da sviluppare per creare, al meglio, questo web più utile, semplice ed efficiente.

Da tempo, in particolare, è in corso, tra le altre, una discussione molto partecipata su RSS, un formato per la distribuzione di contenuti sul web basato su XML. Il fine è quello di progettare un sistema semplice, estensibile e flessibile.

RSS, infatti, avrebbe avuto un’importanza centrale nel sistema del (futuro) web grafico: avrebbe garantito ordine nei flussi di informazioni e di diffusione di articoli/commenti sul web, permettendo un efficace aggiornamento in capo all’utente, senza costringerlo a visitare, a uno a uno, i vari siti web di suo interesse e recuperare manualmente le informazioni.

Si trattava, in sintesi, di inventare un sistema che avrebbe consentito di organizzare tutta l’informazione in rete. Il progetto era, allora, in via di sviluppo e stava per essere presentata la versione 1.0.

L’organizzazione, e la correlazione, delle informazioni (non solo) in rete erano, come già abbiamo visto, alcuni dei temi più cari ad Aaron sin dalla sua infanzia.

A tredici anni, le sue idee e le sue capacità di programmazione e di visione tecnologica erano già elevatissime, all’avanguardia e molto superiori rispetto a quelle di studiosi che da tempo facevano parte del consorzio.

Il giovane, allora, decide di “buttarsi”. Entra nelle discussioni del consorzio, a volte anche con toni accesi, e inizia a fornire un contributo concreto allo sviluppo di RSS.

Deve superare, però, un problema non da poco: ha solo tredici anni. Esiste il rischio concreto che nessuno lo prenda sul serio, impedendogli così di