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226      Aggiustare il mondo

È stato condannato per violazione del CFAA, perché avrebbe usato quel database per uno scopo improprio, anche se si trattava di un database a cui era autorizzato ad accedere per motivi di lavoro. In base a questa interpretazione estensiva della CFAA, vi sarebbe un reato federale ogni volta che una persona violi i termini di servizio di un sito web. Se la violazione dei termini di servizio è un reato, le aziende private possono decidere chi va in prigione e per cosa, mettendo tutti noi a rischio per il comportamento quotidiano online. Van Buren ha presentato con successo una petizione alla Corte Suprema affinché riesamini il suo caso. L’EFF ha presentato delle memorie, sia per incoraggiare la Corte a prendere in considerazione il caso, sia per esortarla a chiarire che la violazione dei termini di servizio non è un reato ai sensi del CFAA. In una memoria amicus, depositata per conto dei ricercatori di sicurezza informatica e delle organizzazioni che li impiegano e li sostengono, abbiamo spiegato che l’interpretazione estensiva del CFAA mette i ricercatori di sicurezza informatica a rischio di vertenze legali quando accedono ai dati per effettuare test di sicurezza.