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22. Il segreto e la trasparenza     219

depositati e, alla fine, la Conferenza giudiziaria ha cambiato le regole sulla privacy. Ma sapete cosa hanno fatto i burocrati che gestivano l’Ufficio amministrativo dei tribunali degli Stati Uniti? Per loro non eravamo cittadini che miglioravano i dati pubblici, ma ladri che si erano presi 1,6 milioni di dollari di loro proprietà. Così hanno chiamato l’FBI, dicendo che erano stati violati da criminali, una banda organizzata che stava mettendo in pericolo il loro flusso di entrate da 120 milioni di dollari l’anno, vendendo documenti pubblici dello stato. L’FBI si posizionò davanti alla casa di Aaron. Lo chiamarono e cercarono di convincerlo a incontrarli senza il suo avvocato. L’FBI ha fatto sedere due agenti armati in una stanza per gli interrogatori con me per andare a fondo di questa presunta cospirazione. Ma non eravamo criminali, eravamo solo cittadini.

Questa reazione spropositata dello Stato, per Aaron e Malamud incomprensibile, non ha però frenato la loro voglia di cambiare il sistema, né ha scalfito la loro convinzione di essere dalla parte giusta. Avevano, però, compreso sulla loro pelle come il “toccare” banche dati considerate critiche nel sistema di governo potesse generare conseguenze imprevedibili e muovere, addirittura, i vertici del sistema investigativo nazionale.

Non avevamo fatto nulla di male – si giustifica Malamud – Loro non hanno trovato nulla di male. Abbiamo fatto il nostro dovere di cittadini, e l’indagine del governo non ha portato a nulla, se non a uno spreco di tempo e denaro. Se volete generare un effetto terrorizzante, fate sedere qualcuno con un paio di agenti federali zelanti per un po’ di tempo e vedrete quanto rapidamente gli si raffredda il sangue. Ci sono persone che affrontano il pericolo ogni giorno per proteggerci – agenti di polizia, vigili del fuoco e operatori di emergenza – e sono grato, e stupito, per ciò che fanno. Ma il lavoro che facevamo io e Aaron, che ci occupavamo di distribuire DVD e di eseguire script in shell su materiale pubblico, non dovrebbe essere considerato una professione pericolosa. Non eravamo criminali, ma sono stati commessi dei crimini, crimini contro l’idea stessa di giustizia. Quando il Procuratore ha detto ad Aaron che doveva dichiararsi colpevole di 13 reati per aver tentato di diffondere la conoscenza, prima di prendere in considerazione un accordo, si è trattato di un abuso di potere, di un abuso del sistema giudiziario penale, di un crimine contro la giustizia. E quel procuratore non agisce da solo. Fa parte di una posse intenzionata a proteggere la proprietà, e non le persone. In tutti gli Stati Uniti, chi non ha accesso ai mezzi non ha accesso alla giustizia e deve affrontare ogni giorno questi abusi di potere.

Carl Malamud ventila il sospetto, nel suo scritto, che queste battaglie per la trasparenza, effettuate con tecnologie innovative e con uno sfoggio di conoscenza, e competenza, informatica tale da intimorire i “dinosauri” dello Stato, abbiano portato a una vera e propria strategia di vendetta da parte della politica nei loro confronti. Trasparenza e segreto sono, in sintesi, argomenti che non devono essere toccati.