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21. Libertà del codice, della scienza e della cultura    213


aggiornamenti delle pagine di Wikipedia. Si candidò, anche, per una posizione di responsabilità nel comitato alla base di Wikipedia. Al contempo, tuttavia, elaborò degli studi per cercare di comprenderne il reale funzionamento e, soprattutto, il numero di soggetti effettivamente coinvolti in questo incredibile progetto.

L’idea di enciclopedia sul web era stato l’oggetto del suo primo progetto in assoluto, da bambino. Era quindi inevitabile che la sua vita si incrociasse con il progetto di Jimmy Wales.

Aaron era convinto, in particolare, che Wikipedia, in quegli anni, fosse diventata troppo grande per essere gestita da poche persone e, in un modo in un altro, si sarebbe dovuta presto trasformare in un’organizzazione, ma non ne aveva chiaro il tipo.

Il suo timore era che una struttura organizzativa più evoluta non fosse più neutra, e che una visione al vertice potesse decidere tutto, anche i contenuti dei contributi.

Temo che Wikipedia, così come la conosciamo – scriveva, accorato, Aaron sul suo blog – possa non durare. Che la sua esuberante democrazia possa fossilizzarsi in una burocrazia stagnante, che la sua innovazione possa ristagnare nel conservatorismo, che la sua crescita possa rallentare fino alla stasi. Se queste cose dovessero accadere, so che non potrei restare a guardare la tragedia. Wikipedia è troppo importante – sia come risorsa, sia come modello – per vederla fallire.

A un certo punto, Aaron decise di cercare di comprendere in profondità come funzionasse il sistema di aggiornamento dei contenuti.

Iniziò, allora, ad analizzare il ruolo degli “estranei”, degli “interni”, degli “utenti abituali” e di quelli “occasionali” e anche le modifiche che venivano effettuate alle voci e la loro natura, nonché l’equilibrio tra “aiuto interno” e “aiuto esterno” nella creazione e modifica dei contenuti.

Terminata la sua analisi – nella quale contestò, anche, alcuni dati che erano stati fatti circolare da Jimmy Wales, con riferimento ai contributi nelle modifiche, e mantenne, in alcuni passaggi, dei toni un po’ polemici – Aaron individuò, però, nel senso di comunità l’aspetto secondo lui più affascinante di quel progetto. Anche l’idea di creazione di comunità online, e il senso di appartenenza di più utenti a un ambiente co-creato, erano concetti che Aaron si portava dietro sin dall’infanzia.

Perché Wikipedia ha funzionato lo stesso? – ragiona, Aaron, in un post – Non perché i programmatori fossero così lungimiranti da risolvere in anticipo tutti i problemi. E non è stato perché le persone che la gestiscono abbiano messo in atto regole chiare per prevenire comportamenti scorretti. Lo sappiamo, perché quando Wikipedia è nata non aveva programmatori (usava un software wiki standard) e non aveva regole chiare (una delle prime regole principali era, infatti, «Ignora tutte le regole»). No, il motivo per cui Wikipedia funziona è la comunità, un gruppo di persone che ha interpretato il progetto come proprio e si è impegnato