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208      Aggiustare il mondo

accumulate. E non importa quante persone la condividano, l’idea non diminuisce. Quando ascolto la tua idea, acquisisco conoscenza senza sminuire nulla della tua. Allo stesso modo, se usi la tua candela per accendere la mia, ottengo luce senza oscurare te. Come il fuoco, le idee possono abbracciare il mondo senza diminuire la loro densità. Pertanto, le invenzioni non possono essere proprietà. Certo, possiamo concedere agli inventori un diritto esclusivo al profitto, magari per incoraggiarli a inventare nuove cose utili, ma questa è una nostra scelta. Se decidiamo di non farlo, nessuno può opporsi. Di conseguenza, l’Inghilterra era l’unico Paese ad avere una legge del genere, finché gli Stati Uniti non l’hanno imitata. In altri Paesi, i monopoli possono essere concessi, occasionalmente, con un atto speciale, ma non esiste un sistema generale. E non sembra che questo li abbia danneggiati: quei Paesi sembrano essere altrettanto innovativi dei nostri.
(Non sto citando direttamente Jefferson, sto traducendo ciò che ha detto in inglese moderno e omettendo qualcosa, ma non gli ho messo in bocca parole non sue - Jefferson ha detto tutte queste cose).
La prima cosa da notare è che Jefferson potrebbe essere stato il primo a dire, in sostanza, «l’informazione vuole essere libera!». (Jefferson attribuì questa volontà alla natura, non all’informazione, ma il senso era lo stesso). Pertanto, tutte le persone che liquidano questa affermazione come assurda dovrebbero dare qualche spiegazione.
La seconda è che, sebbene Jefferson parli ripetutamente di “idea”, la sua logica si applica ugualmente, ad esempio, a una melodia o a un qualcosa di orecchiabile e quindi a quasi tutto ciò che comunemente chiamiamo “legge sulla proprietà intellettuale” (soprattutto copyright, marchi e brevetti).
La terza è che, sorprendentemente (soprattutto per me!), Jefferson è pazzo quanto me:

Per loro stessa natura, le idee non possono essere proprietà.
Il governo non ha il dovere di fare leggi su di esse.
Le leggi che facciamo non hanno molto successo.

Se Jefferson non era soddisfatto delle leggi relativamente modeste del 1813, qualcuno può seriamente suggerire che non sarebbe furioso con le leggi espansionistiche di oggi? Dimenticate la Free Software Foundation e le licenze Creative Commons, Jefferson sarebbe là fuori a sostenere la resistenza armata e l’impeachment dei giudici che hanno votato contro Eldred! (OK, forse no, ma di certo farebbe di più che scrivere licenze di copyright).
È vero che all’epoca di Jefferson non c’erano né film né reti televisive, ma c’erano sicuramente libri e invenzioni. Le persone si guadagnavano da vivere come scrittori o inventori. È difficile sostenere che Jefferson cambierebbe idea oggi per motivi economici - semmai sospetto che, vedendo la facilità di condivisione delle idee su Internet, sosterrebbe la necessità di leggi meno restrittive.
Jefferson pensava che queste leggi fossero contrarie alla natura umana quando riguardavano solo le persone con grandi officine o con macchine per la stampa - immaginate quanto si sarebbe arrabbiato vedendo che queste leggi limitano praticamente tutti, anche chi fa cose perfettamente inoppugnabili (come insegnare al proprio cane-robot AIBO a ballare o girare un documentario).
Ora forse la gente troverà Jefferson un facile argomento per un attacco ad homi-