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146      Aggiustare il mondo


Dopo un breve periodo a San Francisco, era poi tornato a Cambridge nel 2006 e aveva vissuto in un appartamento in Massachusetts Avenue, a Central Square, tra Harvard e il MIT.

Il giovane partecipava attivamente alle principali iniziative del MIT: era un membro del Free Culture Group, un visitatore abituale dello Student Information Processing Board (SIPB) e un membro attivo all’annuale International Puzzle Mystery Hunt Competition.

Anche il padre di Aaron, Robert, lavorava come consulente del famosissimo MIT Media Lab: il giovane faceva spesso visita al padre e ai suoi due fratelli minori, che erano stati stagisti presso quello stesso, importante laboratorio.

Al MIT aveva anche ritrovato persone che aveva incontrato online durante il suo periodo giovanile di collaborazione con il consorzio di Tim Berners-Lee, per lo sviluppo del web del futuro: partecipava, infatti, alle riunioni del gruppo di lavoro sul semantic web che si tenevano presso il MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory. Era stato persino invitato come relatore a una delle riunioni del 2008.

Nel frattempo, nel 2010, Aaron era diventato ricercatore presso l’Edmond J. Safra Center for Ethics dell’Università di Harvard. Era stato invitato in quella struttura per condurre studi sperimentali ed etnografici sul sistema politico, e per lavorare a una monografia sui meccanismi alla base della corruzione politica. Gli era stato dato un ufficio presso quel centro di ricerca, e contribuiva regolarmente alle discussioni e alle attività del campus.

La sua vita in quei mesi gravitava, in sostanza, a metà strada tra il MIT e Harvard.

Dopo l’arresto, l’università di Harvard fu molto rapida nelle decisioni e scelse di sospendergli la borsa di studio e di vietargli l’accesso al campus. La posizione del giovane fu “congelata” perché si voleva attendere l’esito di un’indagine volta ad accertare se Aaron avesse utilizzato anche i computer, o la rete, di quella istituzione per attività analoghe a quelle che gli erano state contestate al MIT.

Il MIT, invece, non intraprese alcuna azione giudiziaria o disciplinare formale nei suoi confronti, né assunse posizioni pubbliche pro o contro il giovane.

In tribunale, però, in occasione dell’udienza preliminare del 7 gennaio 2011, il giudice Thomas, della corte distrettuale di Cambridge, ordinò ad Aaron di stare lontano dalle proprietà del MIT come parte delle condizioni stabilite per il rilascio. Un tale divieto sarà ribadito dal giudice Dein, come condizione per il rilascio all’udienza per l’accusa federale del 19 luglio 2011.

Le due università più importanti al mondo – il MIT per la scienza e la tecnica, e Harvard per il diritto e la politica – lo avevano allontanato e, anzi, gli vietavano di avvicinarsi, proprio come in un tipico conflitto familiare.