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86 ii - de la comunitá d’amore

causasse, negl’inferiori, maggiore e piú eccellente generazione in quella parte de la terra che ne l’altra. E chiama l’altra metá del cielo, quella che è da la linea equinoziale fino all’altro polo antartico, che da noi non è veduto, sinistra del cielo. Ma il filosofo Aristotile, confermando il cielo essere un animale perfetto, dice che egli non solamente ha queste due parti de l’animale, cioè destra e sinistra, ma che ancora, oltr’a queste, ha l’altre parti de l’animal perfetto, cioè: innanzi e dietro, che è faccia e spalle; alto e basso, che è testa e piedi. Perché nell’animale si truovano divise e differenti tutte queste sei parti; e la destra e la sinistra presupponeno l’altre quattro, senza le quali non potrebbero stare: perché la destra e la sinistra son parti de la larghezza del corpo de l’animale; e l’alto e il basso, cioè capo e piedi, son parti de la lunghezza, la qual naturalmente precede a la larghezza. Il dinanzi e quel dietro, cioè faccia e spalle, son parti de la profonditá del corpo de l’animale; la qual è fondamento de la longhezza e de la larghezza. Sicché, essendo destra e sinistra nel cielo, secondo che dice Pittagora, bisogna che si truovin in lui l’altre quattro parti de l’altre due dimensioni: capo e piedi, da la longhezza; e faccia e spalle, da la profonditá. Dice esso Aristotile non esser la destra del cielo il nostro polo, né la sinistra l’altro, come dice Pittagora: però che la differenzia e il miglioramento de l’una sopra de l’altra non sarebbe nel cielo medesimo, ma in apparenza a noi o in rispetto; o forse che ne l’altra parte, non conosciuta da noi, si truovan piú stelle fisse nel cielo e piú abitazioni ne la terra. (E a’ tempi nostri l’esperienza de la navigazione de’ portughesi e dei spagnuoli n’ha dimostrato parte di questo). Onde egli dice che l’oriente è la destra del cielo, e l’occidente la sinistra; e pone essere tutto il corpo del cielo un animale, il capo del quale è il polo antartico a noi occulto, e li piedi il polo artico de la tramontana. E a questo modo resta la destra ne l’oriente, e la sinistra ne l’occidente; e la faccia è quella parte ch’è da oriente in occidente; e le spalle, o ver il dietro, è quella parte ch’è da l’occidente a l’oriente di sotto. Sicché, — essendo tutto l’universo un uomo, o ver un animale che contiene maschio e