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i tre gradi dell’amore | 67 |
onesto; e si genera de la retta ragione; e per questo non si truova negli animali irrazionali.
Sofia. Ho inteso quante son le cause d’amore negli uomini e negli animali irrazionali. Ma veggo che tutte son proprie de li viventi, e niuna cade ne li corpi non viventi. E tu pur dici che l’amore non solamente è comune agli animali, ma ancor ad altri corpi insensibili; la qual cosa a me par strana.
Filone. Perché strana?
Sofia. Perché nissuna cosa si può amare, se prima non si conosce; e li corpi insensibili non hanno in sé virtú conoscitiva. Ancor, l’amor proviene da volontá o appetito, e s’imprime nel sentimento; li corpi insensibili né volontá né appetito né sentimento hanno: come adunque possono aver amore?
Filone. Il conoscimento e l’appetito e, per consequente, l’amor è di tre modi: naturale, sensitivo e razional volontario.
Sofia. Dichiarameli tutti tre.
Filone. Il natural conoscimento, appetito o amore, è quel che si truova ne li corpi non sensitivi, come son gli elementi e li corpi misti degli elementi insensibili, come li metalli e spezie di pietre e ancor le piante, erbe o ver arbori; che tutti questi hanno conoscimento natural del suo fine e inclinazion natural a quello: la qual’inclinazione li muove a quel fine, come li corpi gravi di discendare al basso e i lievi d’ascendare a l’alto come a proprio luogo conosciuto e desiato. Questa inclinazione si chiama, ed è veramente, appetito e amor naturale. Il conoscimento e appetito, o vero amor sensitivo, è quel che si truova negli animali irrazionali, per seguir lor conveniente, fuggendo l’inconveniente: come cercare il cibo, il poto, la temperie, il coito, la quiete e simil cose; che bisogna prima conoscerle, e di poi appetirle o amarle, e appresso seguirle. Ché se l’animale non le conoscesse, non le desiderarebbe né l’amerebbe; e se non le appetisse, non le seguirebbe per averle; e non avendole, non potria vivere. Ma questo conoscimento non è razionale, né questo appetito o amore è volontario, ché la volontá non sta senza la ragione; ma son opere de la virtú sensitiva. E per questo li diciamo conoscimento e amor