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indice e sommario analitico 451
(114-116). Genesi di Urano (116-117). Saturno, o Cronos, e la sua stirpe (117-119). Giove contro Saturno, e contro i Titani; giustizia di Giove (119-121). Giove e Giunone: generazione di Ebe e di Marte (122-124). Giove e Latona: generazione di Apollo e Diana (124-126). Il mito della cosmogonia mosaica in relazione al mito ellenico (126-127). Vari altri amori di Giove, e loro frutti (127-129). Venere e Marte. Venere casta e Venere lasciva. Genesi di Venere dai testicoli di Saturno (129-133). Interpretazione esoterica degli amori di Venere e Marte (133-135). Nascita di Cupido (136). Mercurio e i suoi attributi (136-138). Genesi dell’ermafrodito (138-139). Attributi di Diana (139-140). Natura e condizione di Apollo (146-141). La favola di Apollo e Dafne; che cosa significhi (141-144).
γ) Estensione dei miti erotici all’astrologia |||

I segni dello Zodiaco, e le loro relazioni di amore e di odio (144-146). Aspetti e congiunzioni dei pianeti; che cosa significhino (146-148). Ripartizione dei pianeti nei segni dello Zodiaco: sua causa ed ordine (149-151). Opposizione dei segni e dei pianeti, sotto la forma di contrarietá (151-152) e di amicizia (152-154). Altre forme di amore e di odio tra segni e pianeti (154-155).

D|||
L’amore nel mondo intelligibile |||
α) Natura spirituale dell’amore |||

L’amore negli enti spirituali, come amore reciproco e ascensivo (155-156). Non solo gli enti inferiori amano i superiori, ma ancora e piú i superiori amano gl’inferiori (156-157). Due dubbi di Sofia. Si risolvono, mostrando 1) come il mancamento dell’inferiore addurrebbe mancamento del superiore, e però questo desidera la perfezione di quello (157-158), e 2) come l’imperfetto possa essere amato dal perfetto, per la teoria aristotelica delle cause finali (158-159).

β) L’amore e la teoria delle cause finali |||

Prima questione: quali sono le cause finali che muovono l’intelligenze celesti. Teoria arabo-giudaica delle due intelligenze motrici dei cieli (159). Se il primo motore sia Dio; critica della dottrina di Averroe e della sua interpretazione di Aristotile (160-161). Dio come fine supremo (161-162). Seconda questione: come le intelligenze celesti, amando il mondo corporeo, possano elevarsi fino e Dio. Dio è il fine universale, ed è amato nella perfezione stessa dell’universo (162-163). L’amore, unitá del mondo, fa ascendere gli esseri a Dio (164-165).

Conclusione del dialogo: l’amore, ch’è in ogni cosa, in Sofia non si trova. Natura dell’amore di Filone non corrisposto (166-167).