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di Antonio Blado: e il suo distacco dalla fisionomia linguistica del testo è cosí netto, che ritengo di aver seguito il piú sicuro partito nel ridurlo costantemente a sono. Chi per avventura non fosse di questo avviso può correggere del resto con tutta facilitá. Anche altre forme qua e lá ricorrenti (spegnare, gattivo, fatighe, potevono, e simili) potrebbero avere la stessa origine, piuttosto che essere errori di stampa: e perciò, data la loro sporadicitá le ho lasciate stare. Ma sempre, in ogni caso dubbio, all’uso cinquecentesco son ricorso, tenendo presenti in modo particolare i Trattati d’amore e sulla donna pubblicati dallo Zonta in questa medesima collezione, nonché quelli, ivi non compresi, del Pico, del Cattani da Diacceto, del Bembo, e dell’Equicola, e la letteratura filosofica contemporanea, originale e tradotta.
Posti tali criteri per la determinazione del testo, restano da indicare le correzioni richieste da non pochi passi scorretti o lacunosi: per la retta lettura dei quali, come in genere di tutta l’opera, molto mi son giovato di opportuni raffronti con l’edizione aldina del 1552, la versione latina del Sarrasin, la versione spagnuola di Garcilaso de la Vega e la versione ebraica edita a Lyck. Un lungo elenco di correzioni propone il Pflaum in appendice alla sua monografia: ma sono per la maggior parte relative ad errori di stampa propri esclusivamente dell’edizione romana e che nella posteriore aldina del ’52 sono in gran parte emendati; altre derivano da sua, ben perdonabile, ignoranza della storia della nostra lingua (come cercato per cerco) o non si sostengono di fronte al testo originale del 1535; alcune, che segnerò, ho infine accettato. Delle mie correzioni qui segue un elenco, limitato per brevitá a quelle che potrebbero suscitare discussione, e naturalmente a un esempio solo, quando si tratti di correzioni ripetute.
Dialogo primo 1 b 3 in proprio em. improprio (6, 1); 2 b 12 venti em. vinti (7, 27); 8 b 20 trovasi em. trovansi (16, 2); 8 b 15 non si truova em. Pflaum si truova (16, 23); 9 a 25 distemparati em. distemperati (17, 21); 12 a 1 e l’onesto è nell’intelletto em. Pflaum e l’onesto ne l’intelletto (21, 10); 12 b 8 simiglianza em. dissimiglianza (22, 7); 13 b, 7 Ne l’altre due em. Negli altri due (23, 23); ivi, 13-14, 16-17 amarle, seguirle em. amarli, seguirli (23, 29 sgg.); 14 a 1 per che a l’uso em. perché l’uso (24, 7); 14 a 18 convertono em. Pflaum converte (24, 24); 18 b 16 illuminato em. illuminate (Pflaum: illuminando), e ivi, 17 il fanno em. Pflaum il fa (31, 7 e 9); 19 a 21 considerara em. considera (32, 3); 20 a 23 in se medesimo em. in se medesime (33, 21); 20 b 19 animo em. Pflaum amato (34, 8); 22 a 21 in principio & pura po-