un commentario di Isacco, discendente di Jehudah, nato
dal figlio di Dio, figlio di Isciai, lume delle pupille,
capo di tutti i discendenti di Eber: in lui Dio pose
la grande Legge in una con la purezza dei Padri.
15Fra la moltitudine de’ suoi libri egli mi compose,
perfetto in questioni e in soluzioni.
Luce dell’Occidente, splendeva da Sepharad:
lo splendore de’ suoi lumi era luce senza nuvole.
Il Dio vivente nel cuore di lui ripose i fondamenti della sapienza,
il segreto della fine e dell’origine e dei carri.
Con lo studiare nel capitolo dei Padri tutto
il sapere, in forma speculativa e con alto godimento,
fece passare in ereditá l’onore dei Padri ai figli:
e per questo mi pose nome «L’ereditá dei Padri».