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404 appendice

III

VERSI

composti dal saggio principe Jehudah Abarbanel

figlio del principe esiliato,

sul libro NACHALATH ABOTH («L’ereditá dei Padri»).

[1504-’05]


    Parole del libro:

— È in mio potere di render padroni gli amanti del bene
   di cognizioni pari a pilastri angolari tagliati nella roccia:
erano per i saggi nel cuore delle difficoltá, in mezzo agli affanni,
   e precluse per l’angustia delle parole;
e per opera mia diventarono aperte,
   purificate, illustrate ed ampliate.
Tu che cerchi scienza, poni la tua attenzione sopra di me:
   studia, e acquisterai vantaggi grandi.
5Contempla le stupende sentenze de’ tuoi saggi,
   tutte ben connesse e unite tra loro.
Per mezzo mio tutto ciò che è sbarrato da difficoltá tu aprirai,
   scioglierai legami di giogo e vincoli.
Soavi sono le mie interpretazioni e le mie parole:
   sono assise sul sodo e stanno erette.
Vino conservato nella sua uva è in me,
   e col suo splendido frutto il ramo del mirtillo.
Gemme scintillanti in mezzo a pozzi resi asciutti
   sono in me a migliaia e a miriadi,
10Vita e grazia sono in me, e tutte le proprietá
   eccellenti bene ordinate e annotate.
Attingi ora, amico mio, la fresca acqua della mia dottrina
   per la tua sete nell’arido deserto.
Veracemente io sono opera dell’uomo insigne,
   il cui spirito apre i cuori più chiusi, —