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classificazione aristotelica dell’amore 365

fine di ciascuno de li tre è la dilettazione: però che, cosí come quel che ama le dilettazioni corporee procura dilettarsi ne l’unione di quelle cose, e chi ama le cose utili e desia possederle, è per la dilettazione che fruisce nel loro acquisto e possessione (trovarai molti a chi molto piú diletta il guadagno de l’utile che il dolce mangiare e bevere e li venerei atti, onde molte volte li lasciano per seguitare l’utile), — e cosí l’onesto a chi l’ama è sommamente delettabile e l’amante desidera fruire la dilettazione de l’onesto acquisto: si che il fine d’ognuno di questi tre amori ultimamente è dilettarsi l’amante in l’unione de la cosa amata, sia delettabile o utile ovvero onesta.

Sofia. Adunque perché Aristotile chiama l’uno solamente amore del delettabile, e gli altri nomina altrimenti?

Filone. Però che vulgarmente le dilettazioni carnali si chiamano e son tenute propriamente dilettazioni. Non perché le siano veramente: però che la minore dilettazione consiste in quelle, per essere basse materiali e la maggior parte loro prive de la bellezza, e piú veramente si desiano che amano (come hai inteso), e se hanno qualche bellezza quella è si vinta da la bruttezza da la materia, che è sommersa in la sua deformitá, e la loro bontá in la malizia di quella; onde il buono e bello che in quelle si trova è solo apparente e non esistente. Ma Aristotile, secondo l’oppinione vulgare, l’intitulò in nome di delettabile; e a l’utile (avvenga che manco a molti non diletti) a differenzia di questo il chiama utile, cosí per avere l’utilitá oltra la dilettazione come principalmente perché la dilettazione sua, per essere ne la spirituale immaginazione, non è cosí materialmente sensata come la carnale; e a l’onesto, se bene è molto piú e piú veramente delettabile che gli altri due, il chiama onesto, cosí per l’onestá e sua propria differenzia come perchè la dilettazione sua, per essere ne la mente spirituale, non è materialmente sensata come il delettabile carnale; il quale (come t’ho detto), se bene è il piú apparente al vulgo degli uomini e ancora a le bestie, è in effetto poco o niente esistente in bontá né bellezza.

Sofia. Come no? ne le dilettazioni carnali non vedi tu che ne sono molte che sono necessarie a la sostentazione de