Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/354

348 iii - de l’origine d’amore

intendere, ti prego che me la comunichi, avvenga che io nol meriti per propria acquisizione.

Filone. È bene altra via da risponderti al tuo dubio, concedendoti che la sapienzia e intelletto divino, idea de l’universo, è in alcun modo distinta e altra dal sommo Iddio: però che Platone pare che cosí l’affermi. Egli tiene che l’intelletto e sapienzia divina, che è il verbo ideale, non sia propriamente il sommo Iddio, né manco in tutto altro e distinto da lui, ma che sia una sua cosa dependente ed emanante da lui e non separata né distinta da lui realmente, come la luce del sole. Questo suo intelletto, ovvero sapienzia, chiama opifice del mondo, idea di quello, e continente ne la sua simplicitá e unitá tutte l’essenzie e forme de l’universo, le quali chiama idee: cioè che in la somma sapienzia si contengano tutte le notizie de l’universo e di tutte le sue parti, de le quali notizie tutte le cose sono prodotte e conosciute giuntamente. Il sommo Dio (il quale egli qualche volta chiama sommo buono) dice essere sopra il primo intelletto, cioè quell’origine da chi il primo intelletto emana; e dice che non è ente, ma sopra ente, però che l’essenzia prima è il primo ente e il primo intelletto è prima idea: e tanto il truova occulto da la pura astratta mente umana, che appena truova nome che imponerli, e però il piú de le volte il nomina ipse senza altra proprietá di nome, temendo che nissun nome che la mente umana possa produrre, e la lingua materiale possa proferire, non sia capace di nissuna proprietá del sommo Dio. E giá alcuni peripatetici volsero seguire (ben che imperfettamente) questa via: come furono Avicenna e Algazeli e rabi Moises nostro e loro seguaci, li quali dicono che ’l motore del primo cielo e corpo, che contiene tutto l’universo, non è la prima causa ma il primo intelletto o intelligente, prima e immediatamente prodotto da la prima causa, la quale è sopra ogni intelletto e sopra tutti li motori del corpo celeste (secondo piú largamente hai inteso quando de la comunitá de l’amore abbiam parlato). Ma io di questa oppinione non ti dirò altro, però che fu una composizione de le due vie teologali d’Aristotile e Platone, piú bassa e minoretta, meno astratta che nissuna di quelle.