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338 iii - de l’origine d’amore

concetti universali sustanzie seconde, per essere astratti per il nostro intelletto da li primi individuali. E le idee non vuol che sieno prime sustanzie (come Platone dice) né ancora le seconde, ma prime cause di tutte le sustanzie corporee e di tutte loro essenzie composte di materia e forma: però che egli tiene che la materia e il corpo entri ne l’essenzia e sustanzia de le cose corporee, e che ne la diffinizione d’ogni essenzia, qual si facci per genero e differenzia, entri prima la materia o corporenzia, o ver forma materiale comune, per genero e la forma speziale per differenzia, però che l’essenzia e sustanzia sua è constituita d’ambidue, materia e forma; e come ne le idee non sia materia e corpo, in loro non cade secondo lui essenzia né sustanzia, ma sono il divino principio di che tutte l’essenzie e sustanzie dependono, cioè li primi come primi effetti corporali e li secondi come loro immagini spirituali. Tiene adunque che le bellezze del mondo corporeo sieno vere bellezze ma causate e dependenti da le prime bellezze ideali del primo intelletto divino. Di questa differenzia che è fra questi dui teologi nascono tutte l’altre che ne l’idee fra loro si truovano, e ancora la maggior parte di tutte le loro differenzie teologali e naturali.

Sofia. Mi piace conoscere la differenzia, e ancora mi piaceria saper il tuo parere con qual di loro in ciò piú si conforma.

Filone. Ancor questa differenzia, quando bene la saprai considerare, la trovarai piú presto ne la imposizione de’ vocabuli che ne la loro significazione del modo in che si debbino usare, cioè che voglia dire essenzia sostanzia unitá veritá bontá bellezza e altri simili, che in la realtá de le cose s’usano: sí che ne la sentenzia seguo ambidue, però che la loro è una medesima; ne l’uso de’ vocabuli forse è da seguire Aristotile, perché il moderno lima piú la lingua e piú divisamente e piú sottilmente suole appropriare i vocabuli a le cose. Ti dirò ben questo che, Platone trovando li primi filosofi di Grecia che non stimavano altre essenzie né sustanzie né bellezze che le corporee, e fuora de li corpi pensavano essere nulla, fu bisogno come verace medico curarli col contrario, mostrandoli che li corpi da se stessi nissuna essenzia nissuna sostanzia nissuna bellezza