Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/333


bellezze spirituali e bellezze sensibili 327

Quella del viso è immagine de la bellezza intellettuale, però che tutta consiste in luce e per la luce s’apprende; e giá tu sai che il sole e la luce sua è immagine del primo intelletto: onde cosí come il primo intelletto illumina con la sua bellezza gli occhi del nostro intelletto e li empie di bellezza, cosí il sole, immagine di quello, con la sua luce (ch’è splendore di esso intelletto, fatto forma ed essenzia di esso sole) illumina i nostri occhi e li fa comprendere tutte le lucide bellezze corporee. E quella che s’acquista per l’andito è immagine de la bellezza de l’anima del mondo, però che consiste in concordanzia armonia e ordine, cosí come esisteno le forme in quella in ordinata unione; e cosí come l’ordine de le forme che è ne l’anima del mondo abbellisce l’anima nostra e da quella si comprende, cosí l’ordinazioni de le voci in armonico canto, in sentenziosa orazione o in verso si comprende dal nostro audito, e mediante quelle diletta la nostra anima per l’armonia e concordia di che lei è figurata da l’anima del mondo.

Sofia. Ho conosciuto come le bellezze corporee, cosí le visioni come l’auditi, sono immagini e simulacri de le bellezze spirituali del primo intelletto e anima del mondo, e che sí come gli occhi e l’orecchie sono quelli che comprendono le due bellezze corporee, cosí la nostra anima razionale e mente intellettiva sono quelle che apprendono ambe le bellezze spirituali. Ma mi resta in dubio, ch’io veggo che la nostra anima e mente intellettiva sono quelle che per via degli occhi e orecchie conoscono e giudicano le bellezze corporee e si dilettano in quelle e l’amano: ché gli occhi e orecchi propri non pare che sieno altro che condutti e vie de le bellezze corporee a l’anima e intelletto nostro; parrebbe adunque che loro versassino piú presto e propriamente circa le bellezze corporali che circa le spirituali, come hai detto.

Filone. Non è dubio che l’anima è quella che conosce giudica e sente tutte le bellezze corporee e si diletta in quelle e l’ama, e non gli occhi e l’orecchie, se bene le portano: però che se fussino questi li conoscitori e amatori de la bellezza, seguiria che ognuno egualmente conosceria le bellezze de le cose