Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/311


il mito platonico del peccato 305


Sofia. Ti ringrazio, e ben mi vorrei far cauta e saggia in questa dichiarazione de la sacra istoria; ma non per questo voglio che venga in oblivione l’allegoria proporzionata a la favola de l’androgeno di Platone, nata da questa.

Filone. Intesa l’intenzione allegorica de la mosaica narrazione de la prima generazione de l’uomo, facil cosa sará vedere l’intento de la favola platonica. Dice che gli uomini prima erano doppi, mezzi maschi e mezzi femmine, uniti in uno corpo: cioè la parte intellettuale e corporea sensualitá erano unite ne l’uomo secondo la prima intenzione di sua creazione, talmente che la parte corporea femmina s’acquetava in tutto a l’intellettuale masculina, senza divisione o resistenzia alcuna. E dice che la natura masculina viene dal sole e la femminina da la terra e l’intero androgeno, composto d’ambodue, da la luna: però che (come t’ho detto) il sole è simulacro de l’intelletto e la terra de la parte corporea e la luna è simulacro de l’anima, che contiene l’intellettuale e corporale insieme, che è tutta l’essenzia umana, cosí come la luna contiene la luce participata dal sole e materia grossa simile a la terrestre, secondo tiene Aristotile. Dice [che], essendo le forze de l’androgeno escessive, venne a combattere contra gli dèi: cioè che, essendo tutto ritratto a la parte intellettuale e a la vita contemplativa senza resistenzia né impedimento alcuno de la parte corporea, veniva quasi a essere eguale agli angeli e ad equipararsi a l’intelligenzie separate (come dice David de la creazione de l’uomo: «Diminuisti lui poco manco dagli angeli»; Moises, in nome di Dio, dice: «L’uomo era come uno di noi», cioè innanti che peccasse). Per il che Iuppiter consultando del remedio, il fece dividere in due mezzi, maschio e femmina; e non sono li due mezzi intelletto infuso e ingegno (come alcuni immaginano), ma la parte intellettuale masculina e la corporea femminina, che fanno intero uomo: però che, essendo l’uomo tutto speculativo, veniva ad essere del genere degli angeli e spirituali, fuore de l’intenzione del creatore, che era che fusse uomo con alternato intelletto e corpo; il quale convertendosi tutto in angelico corrompeva la composizione umana e la conservazione individuale e la successione

Leone Ebreo, Dialoghi d'amore. 20