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278 iii - de l’origine d’amore


Filone. Essendo tanto più eccellente oggetto del conoscente, non è strano che sempre possa crescere la cognizione e unione coppulativa de la mente finita con l’infinita bellezza, mediante il desiderio e amore che si causa nel gran mancamento de la somma bellezza conosciuta, per sempre fruire piú la contemplazione unitiva di quella. E se ben gli angeli non son temporali, l’eternitá loro non è infinita né tutta insieme senza successione, come l’eternitá divina: onde essi, se ben sono incorporei e non hanno moto corporale, hanno moto intellettuale ne la sua prima causa e ultimo fine, con contemplazione e coppulazione successiva; la quale successione i filosofi chiamano evo angelico, che è mezzo fra il tempo del mondo corporeo e l’eternitá divina: e in tal successione può stare potenzia, amore e desiderio intellettuali, e aderenzia successiva e unitiva (secondo t’ho detto). E quando ben ti concedessi che essi son sempre in un grado di coppulazione, non però mancaria l’amore e desio de la continuazione di quella in eterno, ché (come t’ho detto) le cose buone possedute s’amano desiderando sempre fruirle con perpetua dilettazione: sí che l’amore angelico si dirizza sempre ne la divina bellezza, intensivamente ed estensivamente.

Sofia. Ho satisfazione del secondo dubio: di’ qualche cosa del terzo.

Filone. Con il giá detto ne la soluzione del secondo è manifesta la soluzione del terzo. Ti concedo che né Dio né la natura non pongano in alcuna creatura intero amore né desiderio, ovvero inclinazione o inerenzia, se non a conseguire o a essere cosa possibile, e non al mero e manifesto impossibile. E però vedrai che uno uomo non desia andare con li piedi in cielo o volare con le ali o essere una stella o averla in mano, né cose simili, che se ben sono degne e mancano e che sia conosciuta la sua dignitá, non però son desiderate, perché l’impossibilitá loro è manifesta: onde mancando la speranza di conseguirle, manca il desiderio; però che la speranza d’acquistare la cosa che diletta, quando è conosciuta e manca, incita l’amore e desio per acquistarla, e quando la speranza è lenta l’amor non è mai intenso né il desiderio ardente, e quando è