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bellezza angelica e bellezza terrena 271

pur ne l’angelico, ove piú si conosce l’immensa bellezza che gli manca, il mancamento si fa maggiore, per incitare maggior desiderio e produrre piú intenso amore che nel mondo inferiore: onde, se ben il mancamento respetto de la divina bellezza è eguale, pure per il difetto del conoscimento il mancamento è minore, e il desiderio e amor di quello è piú remisso; si che l’egualitá del mancamento ne li due mondi è per rispetto de la cosa che manca, che è egualmente infinita, e il piú e il manco è rispetto di quelli a chi manca, secondo piú il conoscono e piú il desiano e amano.

Sofia. Assai chiaro intendo come il mancamento de la bellezza nel mondo angelico non solamente è eguale a quello del mondo inferiore, ma ancora maggiore: onde con ragione il desiderio e l’amore è molto piú ardente intenso ed eccellente, e con ragione si può affermare che ivi prima nascessi. Ma mi resta l’animo inquieto de la dignitá del mondo angelico, però che essendo il mancamento de la bellezza imperfezione, ove il mancamento è maggiore debbe essere l’imperfezione maggiore: seguitaria che ’l mondo angelico, a chi piú manca de la bellezza (secondo te), fusse piú defettuoso e manco perfetto del corruttibile, che è absurdo.

Filone. Seguitaria l’inconveniente che dici, se ’l mancamento di bellezza, il quale t’ho detto essere maggiore nel mondo angelico che nel corruttibile, fusse mancamento assolutamente privativo, perché questo veramente induce difetto in quello in chi è, quanto è maggiore. Ma io non ho detto che simil mancamento sia maggiore nel mondo angelico, ma solamente il mancamento incitativo e produttivo d’amore e desiderio, il quale non è difetto ne le cose create, anzi piú presto perfezione: onde ragionevolmente debbe essere maggiore nel mondo angelico che nel corruttibile.

Sofia. La diversitá de’ vocabuli non mi sazia. Dichiarami queste due maniere di mancamento, cioè privativo e produttivo d’amore, e la differenzia che è fra l’uno e l’altro.

Filone. Il mancamento d’ogni perfezione può essere in atto solamente, essendo pur la potenzia di quella, la quale