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248 iii - de l’origine d’amore

teologi. Ma dimmi se, cosí come la durazione e dissoluzione del tutto consegue a la circulazione de l’ottava sfera come quasi causata da quella, se la durazione e corruzione del mondo inferiore, che è di sette milia in sette milia anni, è forse causata da qualche corso celeste.

Filone. Sí, che è causata da li corsi de la medesima ottava sfera del suo moto di cesso e recesso, il quale fa di sette milia in sette milia anni sette volte in tutta la sua circulazione, ciascuno de’ quali fa dissolvere e rinnovare il mondo inferiore: e quando viene al settimo, si dissolve il celeste di poi di quarantanove milia anni, che è sette volte sette, come t’ho detto.

Sofia. Non è poca dimostrazione questa concordanza d’astrologia. Ma dimmi, questi astrologi hanno avuto questo per ragione solamente o per disciplina autentica?

Filone. Giá t’ho detto che a porre il mondo corruttibile credeno essere accompagnati da ragione; ma ne la limitazione de’ tempi oltra l’astrologica evidenzia difficile saria trovar ragione filosofica. Ma l’uno e l’altra dicono avere per divina disciplina, non solamente da Moises datore de la legge divina, ma fin dal primo Adam: dal quale per tradizione a bocca, la quale non si scrivea, chiamata in lingua ebraica caballá (che vuol dire recezione), venne al sapiente Enoc, e da Enoc al famoso Noè; il quale di poi del diluvio per sua invenzione del vino fu chiamato Iano, perché Iano in ebraico vuol dire vino, e il dipingono con due faccie riverse, perché ebbe vista innanzi il diluvio e di poi. Costui lassò questa con molte altre notizie divine e umane al piú sapiente de’ figliuoli Sem e al suo pronepote Eber, li quali furono maestri di Abraam, chiamato ebreo da Eber suo proavo e maestro; e ancora egli vidde Noè, il qual morí essendo Abraam di cinquantanove anni. Da Abraam per successione de Isac e di Iacob e di Levi venne la tradizion, secondo dicono, a li sapienti degli ebrei chiamati cabalisti: li quali da Moisé dicono per revelazione divina [queste cose] esser confirmate non solamente a bocca, ma nelle sacre scritture in diversi luoghi significate con proprie e verisimili verificazioni.