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la lune e l’anima del mondo 187

vedendo il movimento de’ labri e bocca, senz’udir le voci, comprendono quel che si parla. Quanto piú potrá fare la vista de le prandi stelle e chiare, e massimamente quella del sole? ché io stimo che con quella sola tutti i corpi del mondo e ancor l’opaca terra penetri, come si vede per il calor naturale che porge il sole fino al centro de la terra; e cosí tutte le cose qualitá passioni e arti del mondo corporeo sottilissimamente e perfettissimamente con la sola virtú visiva comprende. Sí che come nostro intelletto s’assomiglia a l’intelletto divino nel vedere e illuminare egualmente, e cosí come nostro occhio s’assomiglia al nostro intelletto in due cose, visione e lume, cosí il sole s’assomiglia a l’intelletto divino nel vedere e illuminare le cose.

Sofia. Assai m’hai detto de la somiglianza del sole a l’intelletto divino: dimmi qualche cosa de la somiglianza che dici che la luna ha a l’anima del mondo.

Filone. Cosí come l’anima è mezzo tra l’intelletto e il corpo, ed è fatta e composta de la stabilitá e unitá intellettuale e de la diversitá e mutazion corporea, cosí la luna è mezzo fra il sole (simulacro de l’intelletto) e la corporea terra, ed è cosí fatta composta de la unica stabile luce solare e de la diversa e mutabil tenebrositá terrestre.

Sofia. T’ho inteso.

Filone. Se m’hai inteso, dichiara quel che ho detto.

Sofia. Che la luna sia mezzo fra il sole e la terra è manifesto, perché la stanzia sua è di sotto al sole e si trova disopra la terra: è in mezzo di tutti due, massimamente secondo gli antichi, che hanno detto che il sole è immediate sopra la luna. Ancor, che la composizion de la luna sia di luce solare e di tenebrositá terrestre, si mostra per le oscure macule che paiono in mezzo de la luna quando è di luce piena, in modo che sua luce è mista di tenebrositá.

Filone. Hai inteso una parte di ciò che ho detto, e la piú piana: la principal ti manca.

Sofia. Dichiara adunque il resto.

Filone. Oltra quello che hai detto, la medesima luce de