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fisiologia dell’estasi 177

parti esteriori fino a la superficie, si dirama per certe operazioni, pertinenti al senso e movimento e notrizione mediante diversi instrumenti, e in molte e diverse virtú si divide: come interviene al sole, il quale, essendo uno, si divide e multiplica per la dilatazione e multiplicazione de’ suoi raggi, secondo il numero e diversitá de’ luoghi [a] che s’applicano. Quando adunque la mente spirituale (che è cuore di nostro cuore e anima di nostra anima) per forza di desiderio si ritira in se stessa a contemplare in uno intimo e desiderato oggetto, raccoglie a sé tutta l’anima, tutta restringendosi in una indivisibile unitá; e con essa si ritirano i spiriti, sebbene non li opera, e si raccolgono in mezzo de la testa, ove è la cogitazione, o al centro del cuore, ove è il desiderio, lasciando gli occhi senza vista, l’orecchie senz’audito, e cosí gli altri instrumenti senza sentimento e movimento; e ancor i membri interiori de la notrizione s’allentano da la loro continua e necessaria opera de la digestione e distribuzione del cibo: sol comanda il corpo umano a la virtú vitale del cuore, la quale t’ho detto che è guardiano uniforme de la vita. La qual virtú è mezza, in luogo e dignitá, de le virtú del corpo umano e legatrice de la parte superiore con l’inferiore.

Sofia. A che modo è la virtú vitale legame, e secondo luogo e dignitá, de le parti superiori e inferiori de l’uomo?

Filone. Il luogo de la virtú vitale è nel cuore, che sta nel petto, che è mezzo fra la parte inferiore de l’uomo, che è il ventre, e la parte superiore, che è la testa; e cosí è mezzo tra la parte inferiore notritiva, che è nel ventre, e la superiore conoscitiva, che è ne la testa. Onde per mezzo suo queste due parti e virtú si collegano ne l’essere umano; sí che, se ’l vinculo di questa virtú non fusse nostra mente e anima, nelle affettuosissime contemplazioni dal nostro corpo si dilacceria e la mente volaria da noi talmente, che ’l corpo privo de l’anime resterebbe.

Sofia. Saria possibile ne le tali contemplazioni tanto elevar la mente, che retirasse seco ancora questo vincolo de la vita?

Filone. Cosí pungitivo potrebbe essere il desiderio e tanto intima la contemplazione, che del tutto discarcasse e retirasse l’anima dal corpo, resolvendosi i spiriti per la forte e ristretta

Leone Ebreo, Dialoghi d’amore. 12