Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/134

128 ii - de la comunitá d’amore

di Giove, non era degno a poter generare di quella Ercule, il quale per le sue divine virtú, participate da Iove, fu vero figliuolo di Giove e figuralmente, o strumentalmente, di Amfitrione: e cosí s’intende di tutti gli uomini eccellenti, che si possono ancor chiamare Erculi, come quello chiarissimo figliuolo di Alcumena.

Sofia. Iove s’innamorò pur d’altri, ed ébbene di molti figliuoli: dimmi qualche cosa di quelli.

Filone. Molti altri innamoramenti applicano a Iove: e la causa è perché il pianeta Iove è amichevole da sé e inclina li suoi ad amicizia e amore, e ben che il suo amore sia l’onesto, non di meno avendo ne la divinitá de’ nati sotto la sua influenzia (i quali i poeti chiamano suoi figliuoli) commerzio con alcuno degli altri pianeti, gli fa essere amatori de le cose oneste, miste con quelle de la natura di quel pianeta. Onde egli qualche volta dá un amore netto, puro, chiaro, manifesto e soave secondo la sua propria natura ioviale. E di questa maniera fingono che amasse Leda e che usasse seco in forma di cigno, perché il cigno è bianco, netto e chiaro e di soave cantare; e per questo essa Leda il prese e poi si truovò presa da lui e parturí d’esso Castore e Polluce in un parto, i quali si chiamorono figliuoli di Giove perché furono eccellenti in virtú, e cosí ancora Elena per la sua chiara bellezza a modo di cigno; e li dui fratelli furono convertiti da Iove nel segno di Gemini, per essere casa di Mercurio che dá la soave eloquenzia, significata per il soave canto del cigno, denotando che la puritá de l’animo con la dolcezza del parlare è gran causa d’amore e amicizia. Alcuna altra volta Iove dá il suo amore onesto, non cosí apparente e manifesto, ma nebuloso intrinseco e coperto, e perciò dicono che amò la figliuola di Inaco, la quale ebbe in forma di nuvola. E se Iuppiter ha commerzio con Venere, fa l’amore tendente al delettabile: onde pongono che egli amasse e ottenesse Europa in forma d’un bel toro. E se egli ha commerzio con Mercurio, dá amore tendente a l’utile, perché Mercurio è procuratore de le sustanzie: perciò dicono che egli amò e fruì Danae in forma di pioggia d’oro, perché la liberale distribu-