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94 ii - de la comunitá d’amore

nostro famigliar parlamento, del simulacro de l’uomo con tutto l’universo, e come con ragione dagli antichi fu chiamato microcosmos. Molt’altre particulari similitudini ci sono, che sarebbeno prolisse e fuor del nostro proposito. Di questo che abbiamo detto, ce ne serviremo quando parlaremo del nascimento e origine de l’amore; e tu allora intenderai che non in vano le cose del mondo s’amano l’una l’altra, l’alte le basse e le basse l’alte, poi che son tutte parti d’un corpo correspondenti a una integritá e perfezione.

Sofia. Trasportato n’ha il parlare, e discostato alquanto dal nostro proposito. Torniamo or al nostro intento, o Filone. Tu hai dimostrato, se bene t’ho inteso, quanto è l’amore che ha il cielo, a modo d’uomo generante, a la terra e a la prima materia degli elementi, come a propria donna recipiente la sua generazione. E non è dubio, secondo questo, che ancor il cielo non abbia amore a tutte le cose generate da la terra o ver da la materia degli elementi, come padre a propri figliuoli. Il qual amor si manifesta largamente ne la cura che egli ha in conservarle, premiarle, e ne’ suoi nutrimenti; producendo l’acqua pluviale per nutrimento de le piante, le piante per nutrimento degli animali, l’uno e l’altro per nutrimento e servizio de l’uomo come primogenito, o principal suo genito. Esso muta li quattro tempi de l’anno, primavera, estate, autunno, inverno, per il nascimento e nutrimento de le cose e per temperare l’aere, per il bisogno de la vita loro e per egualare le complession loro. Ancor si vede che le cose generate aman il cielo, pietoso e vero padre, per la letizia ch’hanno gli animali de la luce del sole e de la venuta del giorno, e per la tristezza e raccoglimento ch’hanno per la tenebrositá del cielo con l’advenimento de la notte. Di questo son certa che mi sapresti dir molto piú. Ma a me basta quel che hai detto del reciproco amore del cielo e de la terra, come uomo e donna; e de l’amor d’ognun di loro verso le cose generate, come amor di padre e madre verso li figliuoli; e cosí [de] l’amore d’essi generati verso la terra verso il cielo, come di figliuoli a la madre e al padre. Ma quel che vorrei saper da te, è se