Pagina:AA. VV. - Il rapimento d'Elena e altre opere.djvu/211

Cigno 1 al seno di Nemesi: Il qual aspetto nuovamente prendendo si fe’ marito di Leda 2. Talchè ben sempre con arte, non mai per forza apparisce d’aver egli simiglievoli nature assunte. Tanto adunque, più che da noi, è preferita la bellezza da loro, che per fino alle peccanti lor Donne son soliti di perdonarla, quand’hanno in volto bellezza. E molte alcuno potrà mostrare delle immortali Dee, che vinte furono da beltà mortale, così lontane di ciò recarsi a disdoro, o di tenere le lor passioni celate, che a guisa d’imprese leggiadre voller piuttosto vederle da altri celebrate, che messe in silenzio. Ecco di ciò, che s’è detto un argomento incontrastabile. Molto più persone noi ritroviamo fatte immortali per la bellezza, che per l’altre virtù tutte, delle quali tanto più Elena fu eccellente, quanto ancor più d’ogn’altra 3 ebbe avvenente l’aspetto. E per dir vero non solamente fu Ella partecipe 4 dell’immortalità, ma

  1. Così Igino Poeticon Astronomicon fab. 8 Jupiter cum amore inductus, Nemesin diligere coepisset, neque ab ea, ut secum concumbere, impetrare potuisset, hac cogitatione amore est liberatus: jubet enim Venerem Aquilae simulatam se sequi, seseque ipse in olorem vertit, et ut Aquilam fugiens, ad Nemesin confugit. Di qui poi fingono, che fosse generao il famoso uovo, che getato da Mercurio in seno a Leda, diè poi la nascita alla bellissima Elena.
  2. Niente però dice Isocrate della forma di Toro presa da Giove per rapir Europa, come ha fatto Lucian. Dial. Χαριδημ. τοῦτο δὲ ἐν οἴδε ταύρου τὴν Εὐρώπην ἁρπάζει.
  3. Luciano però fa, che Micillo dimandi al Gallo, servitor suom, poi trasformato in uccello, se le cose avvenute sotto Troja furono appunto, quali Omero le descrive. E ’l Gallo risponde, ch’Elena non fu così bella, come si pensava; che aveva bensì la cervice candida, ed alta, ma ch’era vecchia, e quasi dell’età di Ecuba; che Teseo, il qual visse all’età d’Ercole, rapitala prima in Afidne la possedè; Ercole, che già avea a memoria de’ loro Padri un’altra volta preso Troja.
  4. Euripid. nell’ultimo Atto dell’Oreste, la fa comparir sulla scena già fatta immortale.