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64 xxv - anonimi

IX

Firenze ha sottomesso Arezzo, e cosí fará d’ogni nemico.

Il lion di Firenze è migliorato,
che lungo tempo è stato in malattia:
or è compiuta la sua signoria,
4merzé chiamando il cavallo sfrenato.
Qual fie la bestia, ch’averá latrato
o ’nver’di lui usata villania,
or s’è tutta adempiuta profezia,
8che Daniello avia profetezzato.
Mira la lupa scorticata e l’orsa,
per che ’l lion le diè tal de la branca,
11ch’altre bestie l’avia messa a la corsa.
Ma, se la profezia non mente o manca,
e’ fará ancora di tanti cuoi borsa,
14che manterrá tutta Toscana franca.
Guárdisi da man manca
chi di dar noia a lui ha fatto fretta,
ché ’n piccol tempo ne fará vendetta.

X

Per la morte di messer Piero de’ Rossi.

Morte, nimica del guelfo verace,
perché ci ha’ tolto si nobil signore,
el qual era per trarci d’ogni errore,
4recandoci vettoria e vera pace?
E sua virtú giammai non fu fallace
anzi fu sempre degna di valore,