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e non cognome, non è possibile accedere all’opinione del Tommasini Mattiucci, il quale (consenziente lo Zaccagnini) volle vedere a tutti i costi in questo rimatore un messer Ettore o Ettolo Taviani da Pistoia, podestà di Perugia nel primo semestre del 1330, confondendo, per giunta, costui con quel messer Guelfo Taviani (p. 135), che si levò in difesa di Dante contro l’Angiolieri (cfr. per la questione: Tommasini Mattiucci, op. cit., pp. 90-93; Massèra, / sonn. di C. Ang., p. 176; Tommasini Mattiucci, in Boll. d. Dep. di st. pat. per l’Umbria, XV, 590-3; Zaccagnini, Un rim. pistoiese sconosciuto del sec. XIV, nel Bull. stor. pist., XV, 173-82). — «Nerius prediotus» è Neri Moscoli, di cui l’ incipit premesso in D al suo copioso canzoniere dice che «olint fuit de Civitate Castelli», vale a dire (checché opinasse il Tommasini Mattiucci) che, oriundo di Cittá di Castello, dimorò altrove, ossia a Perugia.

A torto fu fatto fiorire tra la fine del Dug. ed il principio del Trec. (nessuno degli argomenti addotti resiste alla critica), mentre è piu esatto dire che la sua vita appartiene alla prima metá del sec. XIV: infatti, nel 1333 lo si trova compreso, insieme col figlio Niccolò, in un elenco di nobili e magnati perugini del quartiere di Porta Borgne (cfr. A. Fabretti, Docc. di st. perugina , I. p. 120). — Il son. di Attaviano, ed. primamente dall’Allacci, fu poi stampato dal Monaci (op. cit., p. 17): l’intera tenz., non troppo esattamente, dallo Zaccagnini (pp. 180-1).

1, 5 «tolto»: di facile emendam.;— io «eh’» suppl.

2, 5 «non molto»: ma, poiché nella risposta ricorrono le stesse parolerime della proposta, si dovrá correggere «stolto», suggerito, del resto, anche dal senso.

IV. — Di Cione, il cod. D (c. 58 v) non indica se non il nome: ii che non impedi al Tommasini Mattiucci d’identificarlo col rimatore Cione Baglioni, ch’egli assegnò senz’altro alla famosa famiglia perugina (op. cit., pp. 89-90), quasi che quel Baglioni non fosse stato invece fiorentino e assai piú vecchio (cfr. p. 78). Meno improbabile è forse l’identificazione del nostro Cione con un Cionello, con cui il Moscoli ebbe un’altra tenz. (D , c. 63 v). — Il son.

di C., giá pubbl. dall’Allacci, fu poi riprodotto dal Tommasini Mattiucci (p. 88).

1, 1 «Da pocho»: conviene ridurre «pocho» a «po’» per il senso e la misura;— 2 «fece». 3 «feie»: sovrabbondanti.